L’Italia è tradizionalmente vista come un paese ad elevata pressione fiscale, ma, quando si tratta di imposte di successione, l’Italia offre un quadro relativamente favorevole, tanto da poter essere considerata un vero e proprio “paradiso fiscale” in questo contesto specifico. In questo articolo, esamineremo i dettagli che rendono l’Italia un luogo attraente dal punto di vista fiscale in materia di successione.

Riferimenti Normativi – Aliquote e Franchigie

Il quadro normativo di riferimento per le imposte di successione in Italia è costituito dal Testo Unico delle Imposte di Successione e Donazione (T.U.I.S.D.), approvato con D.P.R. 346/1990. Altre normative rilevanti includono la Legge 383/2001 che ha introdotto modifiche significative al sistema di tassazione. 

Le franchigie, ovvero le somme non tassabili, sono anch’esse molto generose: – € 1.000.000 per i coniugi, i figli e genitori – € 100.000 per i fratelli e le sorelle- non esiste franchigia per gli altri Secondo dati dell’Agenzia delle Entrate, le imposte di successione raccolte nel 2020 sono state di circa €1,5 miliardi, una cifra relativamente bassa se paragonata alla totalità degli introiti fiscali.

Esempio pratico

Immaginiamo una famiglia in cui il capofamiglia lascia un patrimonio di €3 milioni ai figli. In questo caso, grazie alla franchigia di €1 milione per figlio, la base imponibile sarebbe di €2 milioni. Con un’aliquota del 4%, l’imposta di successione sarebbe di €80.000. Questa è una cifra significativamente inferiore rispetto ad altri paesi europei come la Francia o il Regno Unito, dove l’aliquota può arrivare fino al 40%. 

Vantaggi e Strategie di Ottimizzazione Fiscale 

L’Italia, infatti, offre una vasta gamma di strumenti finanziari e veicoli di investimento che possono essere utilizzati per una pianificazione fiscale efficiente. Tra questi, i fondi di investimento chiusi (FIC), i contratti di assicurazione sulla vita e i fondi pensione. Ogni strumento ha le sue specifiche caratteristiche di tassazione e può essere utile per massimizzare la trasmissione patrimoniale in maniera fiscalmente efficiente.

Rapporto con il Sistema Internazionale

Uno dei vantaggi dell’Italia riguarda la sua flessibilità nell’applicare trattati internazionali per evitare la doppia imposizione in materia di successione. Questo rende il paese particolarmente attraente per chi ha interessi patrimoniali dislocati in più giurisdizioni. A questo proposito, l’Italia ha concluso sette trattati per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sulle successioni, con i seguenti Stati: ⁃ Stati Uniti ⁃ Svezia ⁃ Grecia ⁃ Regno Unito ⁃ Danimarca ⁃ Israele ⁃ Francia (concerne anche l’imposta di donazione)

Considerazioni Culturali e Sociali

Confronto con Altri Paesi

Molti altri paesi europei, come già accennato, hanno aliquote di tassazione delle successioni molto più elevate. Ad esempio, in Germania, l’aliquota può arrivare fino al 50% per i parenti più lontani, mentre in Francia, può raggiungere il 45%. Inoltre, la franchigia in questi paesi è spesso significativamente inferiore rispetto all’Italia. 

Se è vero che l’Italia per certi versi è un paradiso fiscale in materia di successioni, è anche vero che diversi paesi nel mondo non applicano imposte di successione o di eredità. Questi paesi hanno deciso che la trasmissione di beni da una generazione all’altra non dovrebbe essere soggetta a tassazione. Di seguito una lista di alcuni di questi paesi, suddivisi per regione geografica: Europa • Svezia • Norvegia • Portogallo (anche se ci sono tasse su alcune forme di trasferimento di proprietà) Medio Oriente • Emirati Arabi Uniti • Qatar • Oman • Bahrain Asia-Pacifico • Australia • Nuova Zelanda • Hong Kong • Singapore America Latina • Messico (anche se alcune imposte locali possono applicarsi) Nord America • Canada (anche se non ha un’imposta di successione federale, alcune province applicano tasse sulla trasmissione dei beni) Africa • Kenya • Sudafrica (anche se c’è un’imposta sui diritti di successione, è relativamente bassa)

Conclusione

Volendo riassumere quanto esposto, la combinazione di aliquote fiscali moderate, franchigie elevate, opportunità di ottimizzazione fiscale e una solida rete di trattati internazionali rende l’Italia una scelta sempre più attraente per la pianificazione della successione patrimoniale. Anche se il termine “paradiso fiscale” può suonare forte, quando si tratta di imposte di successione, l’Italia offre indubbiamente uno dei regimi fiscali più vantaggiosi in Europa. Vi lasciamo con l’augurio che questa combinazione di fattori, continui ad essere così favorevole anche nel prossimo futuro.