Negli ultimi anni, l’Indonesia ha iniziato a ridefinire il suo ruolo sulla scena internazionale, cercando di bilanciare la sua tradizionale politica estera di non allineamento con una maggiore presenza globale. Un segnale evidente di questo cambiamento è l’avvio delle prime esercitazioni navali congiunte tra Indonesia e Russia, un evento che potrebbe avere implicazioni significative per l’equilibrio geopolitico nella regione dell’Asia sud-orientale. Le esercitazioni, della durata di cinque giorni, si svolgono al largo della costa orientale dell’isola di Giava, precisamente a Surabaya, uno dei porti più importanti dell’Indonesia. La Marina indonesiana ha annunciato che la Russia ha inviato quattro navi da guerra, un elicottero e una nave da rimorchio per il recupero. Questo evento rappresenta la prima collaborazione bilaterale di questo tipo tra i due paesi, sebbene in passato abbiano partecipato insieme a esercitazioni sotto l’egida dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (ASEAN). Prabowo Subianto, ex generale e ministro della Difesa, è diventato presidente dell’Indonesia in un momento cruciale per il paese. Con una popolazione di oltre 270 milioni di abitanti, l’Indonesia è la quarta nazione più popolosa al mondo e possiede risorse naturali fondamentali per le catene di approvvigionamento dell’energia pulita a livello globale. Prabowo ha promesso di mantenere la storica politica di neutralità dell’Indonesia, nota come “Politik Luar Negeri Bebas Aktif” (Politica Estera Libera e Attiva), che prevede il non allineamento con alcuna grande potenza e, ha anche espresso il desiderio di aumentare l’influenza del paese sulla scena internazionale.

L’Indonesia ha una lunga tradizione di mantenere buone relazioni sia con le nazioni occidentali che con quelle orientali. Le esercitazioni con la Russia avvengono a poche settimane dall’insediamento di Prabowo come presidente e segnano un potenziale allontanamento dalla politica estera del suo predecessore, Joko Widodo. Dedi Dinarto, analista capo per l’Indonesia presso la società di consulenza strategica Global Counsel, ha osservato: “Le prime esercitazioni navali congiunte tra Indonesia e Russia segnano un cambiamento significativo nel modo in cui il paese si rapporta al mondo. Piuttosto che concentrarsi esclusivamente su interazioni con grandi potenze come Cina e Stati Uniti, l’amministrazione Prabowo sta abbracciando un approccio multilaterale che consente all’Indonesia di lavorare con una vasta gamma di partner”. 

Dopo un incontro con il presidente russo Vladimir Putin nel luglio scorso, Prabowo ha dichiarato: “Consideriamo la Russia un grande amico”, sottolineando la volontà di approfondire i rapporti bilaterali. La scorsa settimana, l’amministrazione di Prabowo ha annunciato l’intenzione di aderire al gruppo BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), un’associazione di economie emergenti che cerca di offrire un contrappeso alle istituzioni occidentali come il G7. Questa mossa potrebbe rafforzare ulteriormente i legami con la Cina e la Russia. 

Esperti come Julia Lau, senior fellow presso l’Iseas-Yusof Ishak Institute di Singapore, avvertono che non bisogna interpretare queste azioni come un netto orientamento verso Cina e Russia. “Prabowo sta cercando di bilanciare i rapporti con Stati Uniti, Cina e Russia”, afferma Lau. Le esercitazioni militari con la Russia fanno parte della strategia della nuova amministrazione per mostrare che non è allineata con nessuna grande potenza. Nonostante l’avvicinamento a Russia e Cina, Prabowo ha anche mantenuto rapporti cordiali con i leader occidentali. Come presidente eletto, ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e il presidente francese Emmanuel Macron. Questo dimostra la volontà dell’Indonesia di mantenere un ruolo neutrale e di agire come mediatore in questioni internazionali. Prabowo è in procinto di intraprendere il suo primo viaggio ufficiale all’estero come presidente, con tappe previste a Pechino, Washington e Londra. Questo indica l’intenzione di mantenere relazioni equilibrate con le principali potenze globali. Evan Laksmana, senior fellow per la modernizzazione militare nel sud-est asiatico presso l’International Institute for Strategic Studies, sostiene che l’esercitazione navale “avvantaggia più la Russia che l’Indonesia”.

L’Indonesia si trova in una posizione strategica nel sud-est asiatico, controllando importanti rotte marittime come lo Stretto di Malacca. La sua neutralità e il suo approccio multilaterale possono avere un impatto significativo sull’equilibrio di potere nella regione, soprattutto in un momento in cui le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono in aumento. Il coinvolgimento attivo dell’Indonesia in esercitazioni con diversi partner internazionali, tra cui Stati Uniti, Cina e Russia, le consente di rafforzare le proprie capacità difensive e di mantenere un ruolo di rilievo nelle questioni regionali. Sin dalla sua indipendenza nel 1945, l’Indonesia ha adottato una politica estera non allineata, giocando spesso un ruolo di mediatore durante la Guerra Fredda. È stata uno dei paesi fondatori del Movimento dei Non Allineati nel 1961. Questa tradizione di neutralità ha permesso al paese di navigare tra le grandi potenze senza schierarsi apertamente.

L’approccio di Prabowo presenta sia opportunità che sfide.

Da un lato, l’Indonesia può rafforzare la sua posizione internazionale, attrarre investimenti e ampliare le sue partnership strategiche. Dall’altro, deve gestire attentamente le relazioni con le grandi potenze per evitare di essere coinvolta in conflitti o tensioni geopolitiche. La collaborazione con la Russia potrebbe sollevare preoccupazioni tra gli alleati occidentali, specialmente alla luce delle sanzioni internazionali imposte a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Allo stesso tempo, l’Indonesia deve assicurarsi che le sue azioni non compromettano le relazioni economiche e diplomatiche con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Le prime esercitazioni navali congiunte tra Indonesia e Russia segnano un potenziale punto di svolta nella politica estera indonesiana. Mentre Prabowo Subianto cerca di ampliare l’influenza del paese sulla scena globale, l’Indonesia potrebbe emergere come un attore chiave nel promuovere stabilità e cooperazione nella regione dell’Asia-Pacifico. Il successo di questa strategia dipenderà dalla capacità di Jakarta di mantenere un equilibrio tra le diverse potenze, promuovendo al contempo i propri interessi nazionali. La sfida sarà conciliare la volontà di essere un attore più influente con la tradizione di neutralità che ha caratterizzato la politica estera indonesiana per decenni.

L’Indonesia si trova davanti a una scelta cruciale: rimanere un osservatore passivo nelle dinamiche internazionali o assumere un ruolo più proattivo nel plasmare il futuro della regione. Le mosse iniziali di Prabowo suggeriscono una propensione verso la seconda opzione. Per i lettori, questa situazione offre spunti di riflessione sul ruolo delle potenze emergenti nel mondo multipolare di oggi. Mentre le grandi potenze continuano a competere per l’influenza globale, paesi come l’Indonesia potrebbero svolgere un ruolo decisivo nel determinare l’equilibrio del potere internazionale. La domanda che sorge spontanea è: riuscirà l’Indonesia a navigare con successo tra le correnti contrastanti della geopolitica moderna, mantenendo la sua sovranità e promuovendo la pace e la stabilità nella regione?