Nell’articolo di oggi cercheremo di capire quali ETF potrebbero rivelarsi interessanti per il 2024 e perché.
.1 L’ETF iShares MSCI Emerging Markets ex China (EMXC) è progettato per tracciare i risultati di investimento di un indice composto da azioni di grandi e medie capitalizzazioni nei mercati emergenti, escludendo quelle della Cina. Questo ETF offre un modo per investire in un ampio spettro di economie emergenti, fornendo una diversificazione internazionale e una crescita a lungo termine.
Per quanto riguarda le prestazioni, il EMXC ha mostrato un solido rendimento nel 2023 con un ritorno totale del 18.71%. Tuttavia, è importante notare che la performance passata non è indicativa di risultati futuri. Il fondo ha più di 700 titoli in portafoglio, il che contribuisce alla sua diversificazione. In termini di metriche finanziarie, il P/E Ratio al 11 gennaio 2024 era 12.38 e il P/B Ratio era 1.93, indicando valutazioni relativamente basse rispetto ad altri mercati.
.2 Il Vanguard FTSE All-World High Dividend Yield UCITS ETF Distributing (VGWD) è un fondo che mira a replicare le prestazioni di un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato flottante, costituito da azioni di società nei mercati sviluppati e emergenti che pagano dividendi generalmente superiori alla media. Esclude i fondi immobiliari e si concentra su aziende che offrono rendimenti per dividendi elevati.
Per quanto riguarda la sua composizione, questo ETF ha una significativa esposizione al settore dei servizi finanziari (circa il 25.84%), seguito dai settori dei beni di consumo difensivi, della salute, dell’energia e dell’industria. Tra le sue principali partecipazioni troviamo aziende ben note come JPMorgan Chase & Co, Exxon Mobil Corp, Broadcom Inc, Johnson & Johnson e Procter & Gamble Co.
Il fondo ha mostrato rendimenti positivi negli ultimi anni. Ad esempio, il rendimento annuo composto nei 5 anni fino al 2023 è stato del 51.03%, e il rendimento totale per il 2023 è stato del 7.64%. Il rendimento dei dividendi del fondo si attesta intorno al 3.31%, con distribuzioni trimestrali.
Investire in questo ETF nel 2024 può essere considerato per diversi motivi. Primo, offre un’ampia diversificazione geografica e settoriale, riducendo potenzialmente il rischio specifico dell’investimento in singole azioni. In secondo luogo, l’attenzione ai dividendi può essere attraente per gli investitori che cercano un flusso di reddito regolare.
Il fondo è sponsorizzato da Direxion e ha accumulato asset per oltre 1,07 miliardi di dollari, posizionandosi come uno degli ETF di dimensioni medie che cercano di replicare il segmento Large Cap Growth del mercato azionario statunitense.
Il QQQE cerca di replicare le prestazioni dell’Indice NASDAQ-100 Equal Weighted, che consiste di aziende nell’Indice NASDAQ-100 ma con ciascuna società inizialmente impostata con un peso dell’1,00% dell’Indice. Questo indice include 100 delle più grandi società non finanziarie quotate al NASDAQ basate sulla capitalizzazione di mercato. Il settore tecnologico rappresenta circa il 37,90% del portafoglio del fondo, seguito dai settori dei beni di consumo discrezionali e della sanità.
Ciò riduce l’esposizione a poche azioni mega-cap, riducendo il rischio, la volatilità e il potenziale per una significativa sotto-performance.
Per quanto riguarda le prospettive per il 2024, ci sono diversi fattori che potrebbero favorire il QQQE. Primo, c’è un crescente interesse per l’intelligenza artificiale, che ha generato entusiasmo nel settore e potrebbe continuare a farlo nel 2024. Inoltre, si prevede che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse nel 2024, il che potrebbe beneficiare il settore tecnologico che si affida a prestiti per una crescita superiore. Infine, il Nasdaq ha mostrato una forte performance non solo nei titoli tecnologici, ma si è ampliato ad altri settori, indicando una diversificazione più ampia all’interno dell’indice.
.4 L’iShares Core S&P Mid-Cap ETF (IJH) si concentra su aziende statunitensi di medie dimensioni, seguendo l’S&P MidCap 400 Index. Il fondo offre un’ampia esposizione a questo segmento del mercato, che include società con una capitalizzazione di mercato generalmente tra 1 e 10 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le prospettive di investimento per il 2024, ci sono diverse ragioni per considerare positivamente l’IJH. Prima di tutto, le società di medie dimensioni possono offrire un buon equilibrio tra il potenziale di crescita delle piccole aziende e la stabilità delle grandi aziende. Queste società sono spesso più agili e in grado di adattarsi più rapidamente alle condizioni di mercato rispetto alle loro controparti più grandi.
Ciò riduce l’esposizione a poche azioni mega-cap, riducendo il rischio, la volatilità e il potenziale per una significativa sotto-performance.
Per quanto riguarda le prospettive per il 2024, ci sono diversi fattori che potrebbero favorire il QQQE. Primo, c’è un crescente interesse per l’intelligenza artificiale, che ha generato entusiasmo nel settore e potrebbe continuare a farlo nel 2024. Inoltre, si prevede che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse nel 2024, il che potrebbe beneficiare il settore tecnologico che si affida a prestiti per una crescita superiore. Infine, il Nasdaq ha mostrato una forte performance non solo nei titoli tecnologici, ma si è ampliato ad altri settori, indicando una diversificazione più ampia all’interno dell’indice.
.4 L’iShares Core S&P Mid-Cap ETF (IJH) si concentra su aziende statunitensi di medie dimensioni, seguendo l’S&P MidCap 400 Index. Il fondo offre un’ampia esposizione a questo segmento del mercato, che include società con una capitalizzazione di mercato generalmente tra 1 e 10 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le prospettive di investimento per il 2024, ci sono diverse ragioni per considerare positivamente l’IJH. Prima di tutto, le società di medie dimensioni possono offrire un buon equilibrio tra il potenziale di crescita delle piccole aziende e la stabilità delle grandi aziende. Queste società sono spesso più agili e in grado di adattarsi più rapidamente alle condizioni di mercato rispetto alle loro controparti più grandi.
Il 2023 ha visto un rendimento positivo per l’IJH, con un rendimento totale del 16.42%. Il rapporto prezzo/utili (P/E) medio dell’iShares Core S&P Mid-Cap ETF (IJH) al 11 gennaio 2024 è di 14.66.
.5 Il SPDR Russell 2000 US Small Cap UCITS ETF è un fondo che mira a replicare le prestazioni dell’indice Russell 2000, che include circa 2000 società statunitensi di piccole dimensioni. Questo indice copre circa l’8% del mercato azionario totale degli Stati Uniti. Questo ETF offre agli investitori un modo per accedere a un’ampia gamma di piccole aziende, offrendo diversificazione e potenziale di crescita.
Per quanto riguarda il 2024, le prospettive per gli investimenti in società di piccole dimensioni, come quelle rappresentate nell’indice Russell 2000, sono potenzialmente positive. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono guadagni significativi per le azioni di piccole capitalizzazioni negli Stati Uniti. Secondo le loro analisi, l’indice Russell 2000 potrebbe registrare un rendimento di circa il 9% nei prossimi sei mesi e del 15% nell’arco dell’intero anno. Questa previsione è superiore alle aspettative per il più grande indice S&P 500, che dovrebbe crescere del 7% entro la fine del 2024. La motivazione dietro queste previsioni ottimistiche si basa su fattori come valutazioni attuali basse e un outlook economico positivo. Inoltre, la performance storica mostra che quasi due terzi dei rendimenti a 12 mesi dell’indice sono stati influenzati dalle valutazioni e dalla crescita economica reale degli Stati Uniti.
Il Russell 2000 è attualmente scambiato a valutazioni inferiori rispetto ai suoi livelli storici, indicato dal multiplo prezzo/valore contabile dell’indice. Questo potrebbe offrire un margine di sicurezza e rendere gli investimenti in questo segmento del mercato relativamente attraenti.
.6 L’iShares Core U.S. Aggregate Bond ETF (AGG) è un fondo che mira a replicare le prestazioni dell’indice Bloomberg US Aggregate Bond Index. Questo indice è composto da un’ampia gamma di obbligazioni investment grade statunitensi, che includono obbligazioni del Tesoro, obbligazioni societarie, obbligazioni ipotecarie garantite dal governo e titoli legati al debito pubblico. Al 12 gennaio 2024, l’ETF aveva asset netti per un valore di oltre 101 miliardi di dollari e circa 11,380 titoli nel suo portafoglio.
Per quanto riguarda le prospettive di investimento nel 2024, ci sono diversi fattori che rendono gli ETF obbligazionari, come l’AGG, potenzialmente attraenti:
- Apprezzamento del Prezzo e Protezione in Caso di Recessione: Se i tassi di interesse dovessero diminuire nel 2024, il valore di mercato degli ETF obbligazionari potrebbe aumentare, poiché i prezzi delle obbligazioni si muovono in direzione opposta ai tassi. In caso di recessione, una riduzione dei tassi sarebbe più pronunciata, il che potrebbe portare a un maggiore apprezzamento del prezzo per gli ETF obbligazionari,
specialmente quelli che tracciano un indice di obbligazioni a lungo termine.
- Sicurezza Relativa Rispetto alle Azioni: In un’economia in rallentamento, i prezzi delle obbligazioni tendono ad essere più stabili e generalmente positivi rispetto alle azioni. Anche se l’economia degli Stati Uniti potrebbe rimanere sufficientemente forte da sostenere prezzi azionari più elevati nel 2024, il rischio di una correzione significativa è almeno elevato rispetto al 2023.
- Generazione di Reddito: Anche se i rendimenti obbligazionari potrebbero diminuire nel 2024, sono ancora vicini ai massimi non visti in 16 anni. Gli ETF obbligazionari pagano tipicamente pagamenti di interessi o cedole agli investitori basati sui rendimenti delle obbligazioni sottostanti. Questo può rendere gli ETF obbligazionari attraenti per gli investitori a reddito, soprattutto per coloro che preferiscono pagamenti mensili di dividendi e interessi, poiché la maggior parte delle obbligazioni singole ha pagamenti semestrali o annuali.
- Gestione del Rischio Attraverso la Diversificazione: Gli ETF obbligazionari forniscono benefici di gestione del rischio consentendo agli investitori di diversificare tra vari emittenti di obbligazioni, scadenza e qualità del credito. Questa diversificazione può essere particolarmente vantaggiosa nel 2024, poiché diversi segmenti del mercato obbligazionario possono reagire in modo diverso a vari sviluppi economici e di mercato.
Per il 2024, l’approccio di investimento in fixed income suggerito da iShares include l’utilizzo della “parte centrale” della curva dei rendimenti per bloccare tassi più elevati, l’attenzione alle obbligazioni ipotecarie e l’esplorazione di opportunità al di fuori degli Stati Uniti. L’AGG, che copre una vasta gamma di obbligazioni investment grade statunitensi, potrebbe quindi essere posizionato per trarre vantaggio da questi sviluppi del mercato.
.7 Il Xtrackers MSCI World Health Care UCITS ETF 1C è un fondo che mira a replicare le prestazioni dell’indice MSCI World Health Care, che include società globali operanti nel settore dell’assistenza sanitaria. L’ETF offre agli investitori un’esposizione diversificata a una vasta gamma di aziende nel settore della salute, che possono includere aziende farmaceutiche, di biotecnologia, di attrezzature mediche e altri servizi sanitari.
Il settore sanitario è noto per la sua resilienza in periodi di incertezza economica, poiché la domanda di prodotti e servizi sanitari tende ad essere meno sensibile ai cicli economici rispetto ad altri settori. Questo rende gli ETF che si concentrano sulla salute, come il Xtrackers MSCI World Health Care UCITS ETF 1C, potenzialmente attraenti per gli investitori che cercano stabilità e una crescita sostenuta.
.8 La filosofia di investimento del Global X MLP & Energy Infrastructure ETF (MLPX) si concentra sull’offrire agli investitori un’esposizione diversificata al settore delle infrastrutture energetiche, in particolare attraverso Master Limited Partnerships (MLP) e altre società operanti in questo ambito. Il fondo cerca di replicare la performance dell’indice Solactive MLP & Energy Infrastructure, mirando a catturare la crescita e i rendimenti di dividendi del settore energetico, con un particolare interesse per le aziende coinvolte nelle operazioni di midstream. Questo include la gestione e lo sviluppo di infrastrutture per il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione di energia.
L’esposizione geografica del Global X MLP & Energy Infrastructure ETF (MLPX) è principalmente incentrata sul Nord America. La maggior parte delle sue partecipazioni sono situate negli Stati Uniti, seguite da un’investitura significativa in Canada. Questa concentrazione geografica riflette il focus del fondo sul settore delle infrastrutture energetiche nordamericane, in particolare sulle operazioni e le attività di midstream nell’industria energetica.
Uno dei punti di forza del MLPX è la sua efficienza fiscale. Gli MLP sono entità che passano la maggior parte dei loro flussi di cassa ai detentori di unità, evitando così il doppio regime fiscale che colpisce le società. Questo aspetto può rendere gli MLP un’opzione attraente per gli investitori che cercano flussi di reddito.
Al 31 dicembre 2023, il fondo ha mostrato una serie di statistiche di rischio rispetto a vari benchmark. Il suo beta rispetto al S&P 500 era di 0.75, indicando una volatilità inferiore rispetto all’indice di riferimento. Inoltre, il fondo ha avuto una deviazione standard del 20.40%, che è un indicatore della volatilità del fondo rispetto al suo rendimento medio. Il rapporto prezzo/utili (P/E) del Global X MLP & Energy Infrastructure ETF (MLPX) è di 11.58.
.9 L’iShares Gold Trust (IAU) adotta un approccio di investimento focalizzato sull’oro, mirando a riflettere le performance del prezzo di questo metallo prezioso. La filosofia di base è quella di offrire agli investitori un mezzo diretto e relativamente economico per investire nell’oro, una commodity che tradizionalmente è vista come un rifugio sicuro e una copertura contro l’inflazione e l’instabilità del mercato.
L’investimento in IAU può essere rilevante nel 2024 per diversi motivi. In un contesto di incertezza economica o inflazione elevata, l’oro tende ad essere una scelta popolare per la sua storica capacità di mantenere il valore.
Nel 2023, alcune banche centrali hanno effettuato acquisti significativi di oro, guidati principalmente da Russia e Cina. Questi acquisti sono stati considerati come un aumento notevole rispetto all’anno precedente. Le ragioni dietro a questi acquisti massivi da parte delle banche centrali possono essere molteplici e variegate.
Uno dei motivi principali è il desiderio di diversificare le riserve e ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense, specialmente in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e preoccupazioni economiche. Le sanzioni imposte dalla amministrazione Biden alla Russia, a seguito del conflitto in Ucraina, possono aver spinto ulteriormente la Russia a ridurre la sua dipendenza dal dollaro. Inoltre, la volatilità del rublo può aver reso l’oro un’opzione più attraente per la Russia per rafforzare le sue riserve.
Allo stesso modo, si può prevedere che anche la Cina continui ad acquistare oro oltre a quanto viene riportato pubblicamente. Questi acquisti possono essere parte di un programma di acquisti non ufficiali che supera le cifre ufficialmente dichiarate.
Le banche centrali potrebbero vedere l’oro come un modo per proteggersi dalle politiche di denaro facile, in particolare se la Federal Reserve statunitense dovesse abbassare i tassi di interesse nel 2024. In un contesto di inflazione e pressioni al ribasso sul dollaro, l’oro può offrire un’opzione di copertura affidabile. Inoltre, l’incremento dell’inflazione e la potenziale instabilità politica interna negli Stati Uniti, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2024, possono rendere l’oro ancora più attraente come asset di sicurezza.
.10 Il VanEck Junior Gold Miners UCITS ETF (GDXJ) ha come obiettivo quello di replicare il più fedelmente possibile, prima delle spese e delle commissioni, le prestazioni del prezzo e del rendimento dell’indice MVIS Global Junior Gold Miners (MVGDXJTR). Questo indice mira a tracciare le prestazioni generali di aziende a piccola capitalizzazione principalmente coinvolte nell’estrazione di oro e/o argento. In pratica, il GDXJ investe in un paniere di piccole società minerarie, alcune delle quali si trovano nelle prime fasi di esplorazione e sviluppo.
Investire nel GDXJ nel 2024 potrebbe essere una mossa interessante per diversi motivi. Le aziende minerarie più piccole spesso presentano un maggiore potenziale di crescita rispetto alle loro controparti più grandi e stabilite, specialmente in un contesto di aumento della domanda di oro. Queste società possono beneficiare significativamente dell’aumento dei prezzi dell’oro, rendendo l’investimento in GDXJ potenzialmente più remunerativo in un mercato dell’oro in crescita. Inoltre, la diversificazione in aziende minerarie più piccole può offrire un equilibrio unico di rischio e potenziale di rendimento in un portafoglio di investimenti.