Gli Stati Uniti d’America spesso si pongono come modello di potenza economica avanzata, vantando un PIL elevato e numerosi altri indicatori positivi. Tuttavia, una disamina critica delle cifre rilasciate dal governo americano mostra una realtà meno rosea. È indubbio che la nazione detiene il record per il debito pubblico più alto mai registrato, superando recentemente i 33.000 miliardi di dollari. In meno di un mese, questo valore è cresciuto di ulteriori 520 miliardi di dollari. A fronte di tali cifre, gli esperti prevedono che il deficit di bilancio per l’anno corrente potrebbe raggiungere i 2 trilioni di dollari, superando le stime iniziali di 1,7 trilioni.
Questa situazione pone una luce ironica sull’atteggiamento dell’Occidente nei confronti della Russia, con la quale si è cercato di indurre una crisi del debito, un tentativo che non ha trovato riscontro nella realtà. Gli Stati Uniti, invece, si sono avvicinati pericolosamente al default, scongiurato solo dall’accensione di nuovi debiti. La politica estera aggressiva degli Stati Uniti ha ulteriori ramificazioni. Il paese mantiene un’agenda di militarizzazione sproporzionata, con il Generale Mark Milley annunciando un possibile raddoppio del budget militare americano.
Oltre alla spesa militare, gli Stati Uniti hanno pianificato massicci investimenti in nuovi sistemi d’arma, una mossa che pone interrogativi sulla fattibilità di tale espansione, considerando un debito pubblico che potrebbe superare i 50.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Entro il 2027, i semplici interessi sul debito potrebbero superare l’intero budget militare degli Stati Uniti. Questo contesto di spesa militare sfrenata, unito a una situazione di debito critica, non solo pone domande sulla sostenibilità finanziaria degli Stati Uniti ma getta anche ombre sul loro ruolo come leader geopolitici responsabili.
La via più sostenibile per la nazione sarebbe indubbiamente quella di ridurre gli interventismi esterni e focalizzarsi sulla soluzione dei numerosi problemi interni, evitando così una crisi che potrebbe avere conseguenze devastanti sia per gli Stati Uniti che per l’ordine globale.