Nell’articolo di oggi parleremo di prestiti garantiti o nel gergo bancario “controgarantite” e dei loro vantaggi. Chi richiede un finanziamento, non sempre lo fa perché si trova in una situazione di liquidità limitata, potrebbe avere fondi disponibili in un conto corrente o investimenti attivi in titoli o fondi. Invece di attingere direttamente a questo capitale accumulato e/o investito, è possibile utilizzarlo come garanzia per ottenere un prestito con collaterale. Questo tipo di prestito viene erogato da istituti bancari a individui o aziende, richiedendo un pegno sui titoli o fondi posseduti dal richiedente. Questo fornisce alla banca una doppia sicurezza: 1. Garanzia basata sulle caratteristiche finanziarie del richiedente, come il reddito, gli impegni finanziari già in essere, le motivazioni di spesa, ecc. 2. Garanzia basata sul pegno sui titoli o fondi. Immaginiamo di avere l’esigenza di effettuare un acquisto senza voler utilizzare direttamente la liquidità o i nostri investimenti. In questo caso, il primo passo è individuare una banca disposta ad accettare questi investimenti come garanzia e richiedere un finanziamento. Questo approccio riduce notevolmente il rischio di insolvenza, poiché la banca non solo concede il finanziamento in base ai requisiti richiesti, ma riceve anche in pegno i titoli o i fondi del richiedente. Di conseguenza, il tasso di interesse applicato sarà molto vantaggioso. L’obiettivo di questa operazione è che i titoli o i fondi utilizzati come garanzia generino un rendimento almeno pari al tasso di interesse pagato alla banca. In questo modo, non solo non si riducono gli investimenti, ma si riesce a coprire con gli interessi maturati il costo del finanziamento. Una volta estinto il finanziamento, i titoli tornano di proprietà del cliente. 

Ciò è dovuto a diversi motivi: 1. **Minore rischio per il prestatore:** La presenza di garanzia riduce il rischio per il prestatore in caso di inadempienza da parte del mutuatario. Questo spesso si riflette in tassi di interesse inferiori. 2. **Migliore possibilità di approvazione:** Poiché il prestatore dispone di una forma di protezione in caso di inadempienza, potrebbe essere più incline ad approvare il prestito, persino per candidati con un profilo di credito meno che perfetto. Ciò può tradursi in condizioni più favorevoli, come tassi di interesse più bassi. 3. **Competizione sul mercato:** Molti istituti di credito offrono prestiti garantiti e possono competere offrendo tassi di interesse competitivi per attirare clienti. 

1. È più facile rimborsare un prestito a rate piuttosto che risparmiare la somma utilizzata. Un impegno contrattuale spinge a risparmiare per estinguere il prestito, mentre il risparmio per ripristinare l’importo investito comporta un impegno solo verso se stessi, non verso una banca. Questo può fare la differenza dal punto di vista psicologico. 2. Per sfruttare i potenziali rendimenti più elevati degli investimenti rispetto al tasso d’interesse del prestito. Se gli investimenti generano un rendimento superiore al tasso d’interesse del prestito durante il periodo in cui vengono mantenuti, si otterrà un vantaggio dall’operazione. ⁃ Qual è il loro funzionamento? Se si dispone di una somma investita, è possibile consultare un consulente finanziario per ottenere un prestito utilizzando questi investimenti come garanzia. Sulla base di questa operazione, la banca metterà a disposizione una somma di denaro che potrà essere rimborsata entro un periodo specifico, mantenendo intatti gli investimenti. L’importo messo a disposizione rappresenta una percentuale della somma data come garanzia, generalmente compresa tra il 60% e l’80%, a seconda del tipo di titoli o fondi posseduti. Comunemente, si parla di “scarto” per indicare che non tutta la cifra investita e utilizzata come garanzia sarà disponibile per l’utilizzo. Ecco un esempio: supponiamo di voler acquistare un’auto del valore di 40.000 euro, disponendo di 120.000 euro investiti. Utilizzando 70.000 euro come garanzia per il prestito, la banca metterà a disposizione una somma tra 40.000 euro e circa 55.000 euro (in base al tipo di asset utilizzati come garanzia) su un conto corrente per un periodo di 36 mesi. Il rimborso avverrà attraverso rate fisse mensili o annuali, comprensive degli interessi, costituendo un piano di ammortamento. In alternativa, si può optare per una forma di “scoperto di conto” per una durata specifica. Ad esempio, è possibile utilizzare 40.000 euro per l’acquisto dell’auto, effettuare successivamente un versamento di 10.000 euro e, in seguito, utilizzare 7.000 euro per delle ristrutturazioni. In questo caso, è possibile sfruttare il prestito più volte e per diverse esigenze entro il periodo in cui è stato concesso.

È importante sottolineare che, nonostante i tassi di interesse tendenzialmente più bassi, i prestiti garantiti comportano il rischio di perdere l’asset garantito in caso di inadempienza. Pertanto, chiunque stia considerando un prestito garantito dovrebbe valutare attentamente la propria capacità di rimborso e comprendere pienamente le condizioni del prestito prima di impegnarsi. Inoltre, mentre i tassi di interesse rappresentano un fattore importante, non sono l’unico aspetto da considerare nella scelta di un prestito. Altri fattori, come le spese, la durata del prestito, la flessibilità delle condizioni e la reputazione del prestatore, dovrebbero essere attentamente ponderati.