La ricerca di oggi, che abbraccia molti campi scientifici e svariati registri storici disponibili,  è volta a dimostrare che il clima della Terra nel suo complesso attraversa lunghi cicli. Il clima mondiale passa da periodi freddi a caldi e da periodi umidi a secchi con una sorprendente regolarità. Il professor Raymond H. Wheeler, eminente psicologo dell’Università del Kansas, ha guidato un progetto di studio che ricerca una correlazione  tra il clima mondiale e la storia politica. 

L’analisi del Dr. Wheeler su un’enorme quantità di dati mostra che grandi cambiamenti internazionali si verificano nei grandi passaggi da caldo a freddo e viceversa. Anche le nazioni inoltre subirebbero un processo di deterioramento nel passaggio dal caldo al freddo, come  rivela lo studio. Ciò che probabilmente è più affascinante tra i risultati è che il totalitarismo rappresenta il sentimento politico mondiale durante i periodi caldi, mentre la democrazia è vivificata e ricercata dagli uomini durante i periodi freddi. Gli intervalli di siccità fredda di solito coincidono con le ere delle guerre civili e le guerre internazionali vengono combattute, per lo più, durante periodi più caldi. Il progetto Wheeler ha identificato schemi nella psicologia di massa di base con ogni condizione climatica presente nel ciclo meteorologico globale. Gli atteggiamenti e le idee popolari sono direttamente influenzati dalla natura generale del clima mondiale. L’astrologia offre una spiegazione rispetto questo ritmo di 170 anni nelle attività mondiali. Non è certamente una coincidenza che ogni periodo di siccità fredda sia sincronizzato con una delle principali configurazioni planetarie del sistema solare. Chiamata la Grande Mutazione in termini astrologici, una congiunzione dei pianeti Urano e Nettuno si verifica in media ogni 171 anni. 

Questo ciclo di Urano-Nettuno lascia un marchio continuo sul flusso della storia mondiale, provocando mutamenti non soltanto nei grandi cicli naturali ma anche nei grandi cicli di affari economici.

Le congiunzioni di Urano e Nettuno hanno avuto luogo negli anni d.C. del 110, 281, 453, 624, 796, 967, 1139, 1310, 1481, 1653 e 1824, 1906-10, 1993, e si ripeteranno nel 2078-81 e nel 2165.

Ciascuna di queste epoche è al centro o vicino al centro di un periodo di grave siccità.

 Gli astrologi ed i ricercatori rispetto questo fenomeno non si sorprendono che una temperatura media più bassa, la mancanza di molte precipitazioni, lo stress politico e le guerre civile, dovrebbero essere tipici della risposta della nostra Terra a queste vibrazioni. Le influenze uraniane da sole sono da tempo riconosciute come rivoluzionarie nel modo di agire delle persone.

 Nettuno è particolarmente associato a questioni meteorologiche e anche a canoni di pensiero idealistico. 

Urano è disruptivo nell’azione e progressivo a lungo termine. Nettuno, d’altra parte, si dice che determini sentimenti mondiali che hanno una base emotiva. Le congiunzioni di queste forze divergenti portano gli anni di carestia e di conflitto civile che creano e distruggono le grandi strutture economiche e politiche che chiamiamo nazioni.

Il ciclo primario di precipitazioni e temperatura è ovviamente connesso con una particolare periodicità interplanetaria. Ci sono decine se non centinaia di altri cicli nell’ambiente sociale e naturale dell’uomo che possono essere ricondotti a cause simili. Le relazioni di due o più pianeti tra loro osservati dalla Terra sono chiamati “aspetti” in astrologia. 

Mentre le posizioni di qualsiasi corpo celeste in movimento sullo sfondo stellato del cielo sono chiamate transiti. 

In astrologia, si usa il termine transito per indicare la posizione di un pianeta in base al segno dello zodiaco che occupa. 

Aspetti e transiti di segno dei vari pianeti sarebbero dunque le cause fondamentali dei cicli sulla Terra. 

Le declinazioni di certi pianeti e i cambiamenti negli elementi delle orbite planetarie sono ritenute forti componenti nella teoria astrologica dei cicli mondiali.

Ma al di là dei vari fenomeni astro-fisici c’è la strana tendenza degli affari mondiali a dirigersi verso cicli che riflettono le connotazioni generali dei successivi segni zodiacali. Questo è evidente se si riconsiderano le famose analisi storiche di Oswald Spengler. 

Gli schemi antropomorfici di Spengler di “epoche contemporanee” spirituali, culturali e politiche sembrano seguire un affascinante zodiaco di caratteristiche, iniziando ogni ampio movimento negli affari dell’umanità con tipiche qualità dell’Ariete e culminando, dopo altre dieci ere, con attributi dei Pesci. La ragione di questa inclinazione è inspiegabile, al momento, tuttavia la ripetizione nella storia di pattern ricorrenti continua ad affascinare, in attesa che la teoria classica convalidi o sappia smentire del tutto la teoria astrologica.